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FAQ

(FAQ aggiornate al 24 novembre 2022)

1. È possibile presentare domanda direttamente al Dipartimento per lo Sport?

Come stabilito dall’articolo 3, comma 1 del DPCM del 3 ottobre 2022, le ASD, SSD e società professionistiche che vogliono presentare istanza per fruire del contributo a fondo perduto per il ristoro delle spese sostenute per screening e sanificazione, devono farlo attraverso gli organismi affilianti, quali Federazioni sportive, Leghe professionistiche, Enti di Promozione Sportiva o Discipline Sportive.  Le domande presentate direttamente al Dipartimento per lo Sport non saranno prese in considerazione.

2. Cosa si intende per “spese sostenute tra il 1° febbraio 2020 e il 31 marzo 2022”?

Per quanto concerne le società professionistiche, organizzate in forma commerciale, si intendono sostenute tra il 1° febbraio 2020 e il 31 marzo 2022 le spese la cui fattura sia stata emessa nel predetto intervallo di tempo; la fattura dovrà, comunque, essere accompagnata dal relativo giustificativo di spesa, anche se emesso in data posteriore.

Per quanto concerne le società dilettantistiche, organizzate sotto forma di ASD o SSD, si intendono sostenute tra il 1° febbraio 2020 e il 31 marzo 2022 le spese il cui giustificativo di pagamento sia stato emesso nel predetto intervallo di tempo.

3. I pagamenti in contanti possono essere ammessi? E se sì, con quale strumento di verifica dell’effettivo saldo?

Sono ammesse al contributo le spese sostenute in contanti, nei limiti di legge, perché la fattura preveda la possibilità di utilizzare tale modalità di pagamento; a giustificativo della spesa sostenuta va allegato lo scontrino o la ricevuta fiscale recante elementi identificativi della prestazione e del soggetto beneficiario.

4. I giustificativi di spesa contengono dati sensibili (es. nominativi di chi ha usufruito dello screening o del tampone), possono comunque essere inviati?

L’articolo 9 del GDPR dispone per i dati sanitari una protezione rafforzata: il criterio generale è che il trattamento di questo tipo di dati è vietato, fatte salve le eccezioni previste dalla norma. Poiché la norma a fondamento della misura in esame non prevede alcun trattamento di dati sanitari, gli istanti sono tenuti a non presentare giustificativi di spesa da cui si evincano nomi o altri dati identificativi degli eventuali soggetti che usufruiscono di prestazioni sanitarie, anche mediante oscuramento di tali dati. Si rammenta che, per usufruire del contributo, le fatture devono essere intestate alla società professionistica, ASD o SSD che richiede il contributo.

5. Una ASD/SSD è affiliata a più Federazioni sportive nazionali, a quale di esse deve presentare domanda?

Non saranno prese in considerazione domande presentate a più organismi sportivi affilianti; pertanto, gli organismi sportivi affiliati a più FSN dovranno sceglierne una sola e presentare ad essa l’intera mole di giustificativi di spesa.

6. Cosa si intende per “soggetto la cui attività risulti cessata”?

Per identificare il momento della “cessazione dell’attività” va utilizzata la nozione civilistico-commerciale, declinata secondo la natura del soggetto giuridico, associazione o società.

7. Anche le ASD/SSD affiliate ad una Federazione/Ente di promozione/Disciplina sportiva paralimpica possono presentare istanza di contributo?

Il Dpcm 3 ottobre 2022, all’articolo 2, comma 1, stabilisce che possano presentare istanza tutte le associazioni e le società sportive dilettantistiche iscritte al Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Pertanto, anche le ASD e SSD affiliate ad un organismo riconosciuto dal CIP possono presentare domanda.

8. Quali dati deve riportare la certificazione di cui all’articolo 4, comma 3 del DPCM 3 ottobre 2022?

La certificazione dovrà indicare la totalità delle spese sostenute per le fattispecie di cui al comma 2 del medesimo articolo 4 da parte del soggetto istante durante il perdurare dello stato di emergenza. Dovranno essere indicate anche le spese già ristorate ai sensi del precedente dpcm 16 ottobre 2022 (https://www.sport.governo.it/it/emergenza-covid-19/fondo-a-ristoro-di-spese-sanitarie-e-di-sanificazione/contributi-2021/beneficiari/ ).

9. Si può chiedere il rimborso anche dell’IVA?

Se l’IVA pagata rappresenta un costo per il soggetto richiedente (ad esempio per i soggetti non commerciali) essa potrà essere ricompresa nella domanda di contributo. Viceversa, qualora l’iva sia detraibile (in genere per gli enti aventi natura commerciale) essa non potrà essere oggetto di richiesta di contributo. Spetta, comunque, al soggetto di cui all’articolo 4, comma 3 del dpcm 3 ottobre 2022, verificare la natura dell’imposta sul valore aggiunto sostenuta dagli istanti.

10. Alcune delle spese sostenute sono state già oggetto di rimborso da parte di altri enti (es. Agenzia delle Entrate); si può chiedere il contributo anche per queste spese?

Le spese già oggetto di rimborso da parte della finanza pubblica non possono essere nuovamente rimborsate. Pertanto, non dovranno essere conteggiate al fine del calcolo del totale della spesa sostenuta durante lo stato di emergenza Covid-19.

11. Entro quando si deve presentare la documentazione all’organismo sportivo affiliante? Ed entro quando l’organismo sportivo affiliante deve trasmettere le richieste pervenute al Dipartimento per lo Sport?

Gli istanti devono presentare le richieste all’organismo sportivo affiliante entro il 7 dicembre 2022. Gli organismi sportivi affilianti dovranno trasmettere al Dipartimento per lo Sport, entro il 23 dicembre 2022, un unico file excel recante l’intero elenco dei beneficiari, corredato della documentazione ricevuta.

 

           

 

 

 

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