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Erasmus +

ERASMUS+ (2021 – 2027)

Il 2 maggio 2018 la Commissione europea pubblica "Un bilancio moderno al servizio di un'Unone che protegge, che dà forza, che difende - Quadro finanziario pluriennale 2021-2027", COM (2018)321, in cui si propone "un rafforzamento della componente 'giovani' nel prossimo quadro finanziario, che sarà conseguito raddoppiando l'entità del programma Erasmus+, uno dei successi più visibili dell'Unione".

Dossier Senato

Il 30 maggio 2018 la Commissione Europea presenta la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce "ERASMUS: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il Regolamento (UE) n. 1288/2013" (COM(2018) 367 final), per gli anni 2021-2027. Il nuovo programma sostituirà l'attuale Erasmus+ relativo agli anni 2014-2020, abrogando il regolamento (UE) n. 1288/2013 che lo aveva istituito, ampliandone la portata con un significativo aumento delle risorse disponibili e l'intendimento di allargare la platea dei beneficiari delle iniziative di mobilità finalizzata allo studio e all'apprendimento.

L'attenzione del nuovo programma "è incentrata sull'inclusione e su un numero più elevato di giovani provenienti da contesti svantaggiati. Ciò permetterà a più giovani di spostarsi in un altro paese per studiare o lavorare". Il nuovo Erasmus rafforzato, avrà una dotazione finanziaria di 30 miliardi di euro, parte dei quali saranno destinati a iniziative nuove come DiscoverEU, concepita per offrire ai giovani l'opportunità di scoprire altri Paesi dell'UE. La finalità di potenziare la portata e l'ambito di Erasmus si accompagna all'obiettivo della Commissione di realizzare uno spazio europeo dell'istruzione entro il 2025, di cui Erasmus costituirà elemento chiave.

Come annunciato dalla stessa Commissione nella comunicazione "Rafforzare l'identità europea grazie all'istruzione e alla cultura" del 14 novembre 2017, (COM (2017) 673). Lo spazio europeo dell'istruzione rappresenta "un'Europa in cui imparare non [sia limitato] da confini. Un continente in cui sia divenuto la norma trascorrere un periodo in un altro Stato membro, per studiare, formarsi o lavorare, e parlare altre due lingue oltre alla propria lingua madre. Un continente in cui le persone abbiano un forte senso della propria identità di europei, del patrimonio culturale dell'Europa e della sua diversità".

Il nuovo programma Erasmus per gli anni 2021-2027, succede al programma Erasmus+ 2014-2020 confermandone la natura integrata a sostegno dell'apprendimento in tutti i contesti (formale, informale, non formale) e in tutte le fasi della vita. Rispetto ad Erasmus+, si prevede di raddoppiare la dotazione di bilancio del programma, aumentando le risorse dai 14,7 miliardi di euro del programma 2014-2020, ai 30 miliardi di euro del nuovo programma. Il raddoppio dei finanziamenti consentirà, negli intendimenti delle istituzioni europee, a coinvolgere una platea molto più ampia di destinatari, con l'obiettivo di inserire nel programma Erasmus 12 milioni di persone contro i 4 milioni che hanno usufruito di Erasmus+ dal 2014 ad oggi.

La maggiore dotazione finanziaria è considerata funzionale e complementare al sostegno di obiettivi indicati come fondamentali dalla Commissione UE, in primo luogo la costruzione entro il 2025 di uno spazio europeo dell'istruzione, quindi, la costruzione della rete delle Università europee, la sinergia con il programma Horizon Europe, la promozione di un'identità europea mediante politiche a favore dei giovani, dell'istruzione e della cultura. Infine, il rafforzamento della capacità inclusiva per i prossimi anni al fine di coinvolgere un maggior numero di utenti con minori opportunità, provenienti da aree o ambienti svantaggiati. Il programma persegue inoltre la promozione di ambiti di studio e ricerca orientati al futuro quali le energie rinnovabili, i cambiamenti climatici, l'ingegneria ambientale, l'intelligenza artificiale e la diffusione di skills e competenze in settori emergenti come il digitale.

In particolare, il programma sosterrà:

  1. a) lo sviluppo scolastico e l'eccellenza nell'insegnamento;
  2. b) il processo di Copenaghen in materia di istruzione e formazione professionale;
  3. c) la nuova agenda dell'UE per l'istruzione superiore e il processo di Bologna;
  4. d) la nuova agenda dell'UE per l'istruzione degli adulti;
  5. e) la nuova strategia dell'UE per la gioventù;
  6. f) il piano di lavoro dell'UE per lo sport.

Il programma proposto è coerente, a giudizio della Commissione, con altri programmi e normative dell'UE, in particolare con:

  1. a) la proposta della Commissione per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 per l'integrazione del clima in tutti i programmi dell'UE, stabilendo l'obiettivo generale di destinare a tale obiettivo il 25 % della spesa UE. La Commissione intende sfruttare appieno il potenziale del programma Erasmus ai fini del raggiungimento degli obiettivi in materia di clima, individuando a tal fine azioni pertinenti durante l'intero processo di preparazione, attuazione, riesame e valutazione del programma;
  2. b) il futuro programma Europa creativa, di cui Erasmus costituirà un importante complemento promuovendo la diffusione di conoscenze, competenze e abilità adeguate a far fronte alle sfide sociali ed economiche e a realizzare il pieno potenziale per l'innovazione, la creatività e l'imprenditorialità, in particolare nell'ambito dell'economia digitale;
  3. c) il Corpo europeo di solidarietà, finalizzato alla partecipazione dei giovani e delle organizzazioni ad attività di solidarietà accessibili e di elevata qualità;
  4. d) Orizzonte Europa che integrerà il sostegno del programma Erasmus all'iniziativa Università europee, in particolare per quanto riguarda la dimensione della ricerca, come parte dell'elaborazione di nuove strategie comuni e integrate sostenibili e a lungo termine in materia di istruzione, ricerca e innovazione.

In materia di competenze digitali, Eramus+ sarà integrato dal programma Europa digitale sostenendo lo sviluppo e l'acquisizione delle competenze digitali avanzate necessarie per la diffusione di tecnologie all'avanguardia quali l'intelligenza artificiale o il calcolo ad alte prestazioni, in collaborazione con le pertinenti industrie.

I Capi II – IV individuano le azioni che saranno sostenute dal programma in ciascun settore di intervento e nell'ambito di ciascuna azione chiave, rispettivamente nei settori dell'istruzione e della formazione (Capo II), della gioventù (Capo III) e dello sport (Capo IV).

Sulla base dei dati forniti dal sito IPEX, l'esame dell'atto risulta avviato da parte dei Parlamenti di Finlandia, Germania, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovacchia e Svezia.

ITALIA

La VII° Commissione permanente (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera dei Deputati ha approvato il 19 settembre 2018 il parere finale a norma dell’art. 127, comma 2 del Regolamento.

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