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FAQ (Cluster 1, 2 e 3)

Aggiornate il 15 aprile 2022

1. I Comuni individuati ai sensi dell’avviso relativo ai Cluster 1 e 2 possono partecipare anche all’avviso relativo al Cluster 3?

I Comuni in possesso dei requisiti di ammissibilità per la presentazione di proposte relative ai Cluster 1 e 2, individuati all’art. 3 dell’Avviso, possono presentare proposte anche in relazione al Cluster 3, sussistendo i requisiti di cui all’apposito avviso.

2. Cosa si intende per “Federazioni sportive”?

Relativamente al Cluster 3, per Federazioni Sportive si intendono unicamente le Federazioni Sportive Nazionali e le Federazioni Sportive Paralimpiche, a livello nazionale, così come individuate dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e dal Comitato Italiano Paralimpico.

Non sono pertanto ammissibili le manifestazioni di interesse sostenute da Federazioni sportive a livello regionale, ovvero da altri soggetti quali leghe professionistiche, associazioni o società sportive dilettantistiche.

3. Relativamente all’avviso per il Cluster 3, in che modo deve essere dimostrato l’interesse della Federazione?

Ai fini dell’ammissibilità al Cluster 3, è sufficiente una nota che attesti l’effettivo interesse da parte della Federazione in merito alla costruzione o alla rigenerazione dell’impianto sportivo, purché sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante della Federazione stessa.

4. Verso quanti interventi ciascuna Federazione potrà manifestare il proprio interesse?

Come specificato all’art. 4 comma 4 dell’Avviso relativo al Cluster 3 e ferme restando le indicazioni riportate alla FAQ n. 2, ciascuna Federazione sportiva potrà manifestare il proprio interesse nei confronti di un unico intervento a livello nazionale.

5. Relativamente all’Avviso per il Cluster 3, nel caso di realizzazione o rigenerazione di un impianto polivalente è necessaria la manifestazione di interesse di ogni Federazione coinvolta?

No, in caso di realizzazione o rigenerazione di un impianto polivalente è sufficiente l’interesse di almeno una Federazione sportiva.

6. L’impianto sportivo da rigenerare deve essere di proprietà del Comune?

Come specificato all’art. 4 co. 2 – Cluster 1e2 e all’art. 3 co. 1 – Cluster 3, è necessario che l’impianto da rigenerare sia di proprietà pubblica: sono pertanto accettate proposte che insistano su impianti di proprietà comunale, provinciale, regionale o statale, purché sia il Comune a presentare la manifestazione di interesse. Nel caso in cui l’impianto sia di proprietà provinciale, regionale o statale, è necessario allegare alla domanda un apposito atto recante l’autorizzazione al Comune proponente a realizzare l’intervento.  

7. Sono ammesse le proposte avanzate da aziende municipalizzate?

No, saranno prese in considerazione esclusivamente le proposte avanzate dai Comuni in possesso dei requisiti di ammissibilità, come indicati all’art. 3 di ciascun Avviso.

8. È ammesso il cofinanziamento degli interventi?

Sì, come specificato dall’art. 9 degli Avvisi è ammesso il cofinanziamento a carico del Comune proponente.

9. È possibile finanziare due poli distaccati, uno estivo e uno invernale, connessi al medesimo impianto sportivo?

Per “impianto sportivo” si intende un complesso unico, dotato di continuità funzionale tra le strutture di cui è composto. Pertanto, non sarà possibile finanziare interventi in impianti separati, mentre sarà possibile finanziare più strutture (es. due piscine) all’interno dello stesso impianto.

10. Ai fini della presentazione della domanda è obbligatorio acquisire uno specifico CUP?

Come specificato dall’art. 6 co. 2 di entrambi gli Avvisi, all’atto di presentazione della domanda è necessario indicare un CUP attivo relativo alla richiesta di finanziamento. A tale scopo, in fase di acquisizione del CUP, occorre specificare il collegamento con il CUP Master indicato sull’Avviso.


In merito a quanto evidenziato nella FAQ n. 10 e a parziale modifica della stessa si pubblica di seguito il chiarimento pervenuto dal Servizio di Assistenza - Ragioneria generale dello stato (CUP).

Si conferma che la candidatura deve essere corredata da un CUP attivo, come specificato all’art. 6 co. 2 di entrambi gli Avvisi, richiesto dal soggetto partecipante e relativo all’intervento oggetto della richiesta di finanziamento.

“il CUP Master serve ad evidenziare i collegamenti esistenti fra diversi progetti d'investimento pubblico, che riguardino però lo stesso "oggetto" (la stessa infrastruttura nel caso di lavori pubblici, lo stesso stabilimento industriale nel caso di incentivi ad unità produttive, lo stesso progetto formativo in caso di formazione, lo stesso obiettivo in caso di ricerca, ecc): qualunque CUP (attivo, chiuso, non già collegati a Master, non Cumulativo, e, nel caso di lavori pubblici, non relativo a diverse infrastrutture, e, in generale, non relativi a diversi oggetti progettuali) CUP già Master può diventare Master, quando si registra un secondo progetto che riguarda lo stesso "oggetto".
Il CUP Master, quindi, evidenzia l'esistenza, fra diversi progetti d'investimento pubblico, di collegamenti:- sia temporali, cioè fra interventi che possono avvenire a distanza di anni (la costruzione di una seconda ala di un ospedale, o la manutenzione straordinaria della prima ala),- sia funzionali, cioè fra interventi anche contemporanei, ma articolati sul territorio (la realizzazione di una strada in più lotti funzionali, o la realizzazione del parcheggio per l'ospedale dell'esempio precedente).
Il CUP Master è quindi il codice assegnato al primo progetto di una "catena" di interventi relativi allo stesso "oggetto". Tutti i CUP, come detto, sono potenziali Master: infatti, un CUP diventa Master in quanto evidenziato come tale all'atto della registrazione dei dati di un successivo progetto d'investimento pubblico, che si vuole collegare all'intervento caratterizzato da tale codice.
Anche il CUP di un progetto chiuso può diventare Master.”


11. L’ipotesi di una struttura di proprietà pubblica data in concessione a soggetto terzo rientra all’interno del concetto di “piena disponibilità”?

Sì. È possibile presentare proposte riguardanti impianti dati in concessione a soggetti terzi, purché siano di proprietà pubblica e in presenza dell’impegno, da parte della concessionaria, di consentire la tempestiva realizzazione dell’intervento finanziato.

12. Al momento della presentazione della domanda è necessario essere in possesso di un progetto di fattibilità tecnica ed economica?

Al momento della presentazione della domanda è sufficiente illustrare, attraverso una sintetica descrizione, l’idea progettuale. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica deve essere definito e corredato di ogni idoneo parere e autorizzazione entro la fase concertativo-negoziale immediatamente successiva.

13. È possibile presentare proposte relative ad un’area che, ad oggi, non ha destinazione urbanistica quale servizio sportivo ma con riguardo alla quale l’Amministrazione avvierà apposita procedura di variante al fine di assegnare la destinazione urbanistica idonea alla realizzazione della struttura sportiva?

No, non si ritiene compatibile la tempistica necessaria alla definizione della variante urbanistica con le strette scadenze pattuite con l’Unione europea e i conseguenti adempimenti indicati negli Avvisi all’art. 8 co. 2, che prevedono l’aggiudicazione di tutti gli appalti entro il 31 marzo 2023 e la completa realizzazione degli interventi entro il 31 gennaio 2026.

14. È possibile presentare proposte relative a strutture per le quali sia già stato richiesto un finanziamento nell’ambito di altri investimenti PNRR?

No, ai sensi dell’art. 5, co. 2, lett. d) di entrambi gli Avvisi non sono ammesse a finanziamento proposte già finanziate con fondi strutturali, nazionali e regionali, ossia in violazione del cosiddetto “doppio finanziamento”.

15. È possibile presentare un progetto per un unico intervento relativo a un impianto comprendente più strutture dedicate a discipline diverse?

Sì, è possibile finanziare la realizzazione o la rigenerazione di più strutture all’interno dello stesso impianto sportivo.

16. È ammissibile il cofinanziamento di un progetto attraverso un partenariato pubblico-privato?

Sì, è ammissibile. Si richiama tuttavia l’attenzione sulla necessità di garantire il rispetto della milestone fissata al 31 marzo 2023, che prevede la notifica dell’aggiudicazione di tutti gli appalti.

17. Le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva possono manifestare il proprio interesse per la realizzazione di un progetto?

No, ai fini della presentazione delle candidature sono ammissibili unicamente le manifestazioni di interesse sostenute da Federazioni Sportive Nazionali, come individuate dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, o da Federazioni Sportive Paralimpiche, come individuate dal Comitato Italiano Paralimpico.

18. Nel caso in cui una Federazione abbia già manifestato il proprio interesse per un intervento e avesse intenzione di modificare la propria scelta, come deve agire?

Occorre revocare l’iniziale manifestazione di interesse, fornendo prova al Dipartimento dell’avvenuta comunicazione della revoca al Comune interessato.

19. In merito a quanto evidenziato nella FAQ n. 10 e a parziale modifica della stessa si pubblica di seguito il chiarimento pervenuto dal Servizio di Assistenza - Ragioneria generale dello stato (CUP).

Si conferma che la candidatura deve essere corredata da un CUP attivo, come specificato all’art. 6 co. 2 di entrambi gli Avvisi, richiesto dal soggetto partecipante e relativo all’intervento oggetto della richiesta di finanziamento.

“il CUP Master serve ad evidenziare i collegamenti esistenti fra diversi progetti d'investimento pubblico, che riguardino però lo stesso "oggetto" (la stessa infrastruttura nel caso di lavori pubblici, lo stesso stabilimento industriale nel caso di incentivi ad unità produttive, lo stesso progetto formativo in caso di formazione, lo stesso obiettivo in caso di ricerca, ecc): qualunque CUP (attivo, chiuso, non già collegati a Master, non Cumulativo, e, nel caso di lavori pubblici, non relativo a diverse infrastrutture, e, in generale, non relativi a diversi oggetti progettuali) CUP già Master può diventare Master, quando si registra un secondo progetto che riguarda lo stesso "oggetto".
Il CUP Master, quindi, evidenzia l'esistenza, fra diversi progetti d'investimento pubblico, di collegamenti:- sia temporali, cioè fra interventi che possono avvenire a distanza di anni (la costruzione di una seconda ala di un ospedale, o la manutenzione straordinaria della prima ala),- sia funzionali, cioè fra interventi anche contemporanei, ma articolati sul territorio (la realizzazione di una strada in più lotti funzionali, o la realizzazione del parcheggio per l'ospedale dell'esempio precedente).
Il CUP Master è quindi il codice assegnato al primo progetto di una "catena" di interventi relativi allo stesso "oggetto". Tutti i CUP, come detto, sono potenziali Master: infatti, un CUP diventa Master in quanto evidenziato come tale all'atto della registrazione dei dati di un successivo progetto d'investimento pubblico, che si vuole collegare all'intervento caratterizzato da tale codice.
Anche il CUP di un progetto chiuso può diventare Master.”



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