Esplora contenuti correlati

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato dalla Commissione europea il 22 aprile 2021, si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica, e prevede, per l’Italia, investimenti pari a 191,5 miliardi di euro.

Il Piano si sviluppa in sei Missioni, ciascuna delle quali è a sua volta organizzata in Componenti e Misure che vanno dalle riforme agli investimenti, è regolato da un calendario di scadenze trimestrale fino al 2026, e mira al raggiungimento di tre obiettivi principali:

- riparare i danni economici e sociali causati della crisi pandemica (orizzonte temporale   ravvicinato);

- affrontare i perduranti divari territoriali, le disparità di genere, la debole crescita della produttività e il basso investimento in capitale umano e fisico (prospettiva più di medio-lungo termine);

  • dare impulso a una compiuta transizione ecologica e digitale.

Il PNRR quindi non è soltanto un programma di investimento tradizionale ma è pensato come un vero e proprio progetto trasformativo, nel quale gli stanziamenti di risorse sono accompagnati da un corposo pacchetto di riforme necessarie per superare le storiche barriere che hanno frenato lo sviluppo degli investimenti pubblici e privati negli scorsi decenni e le debolezze strutturali che hanno per lungo tempo rallentato la crescita e determinato livelli occupazionali insoddisfacenti, soprattutto per i giovani e le donne.

*****

Nell’ambito della Missione n. 5 “Inclusione e Coesione” - Componente 2 del PNRR, è previsto l’Investimento 3.1 “Sport e inclusione sociale”, per un ammontare di euro 700.000.000, affidato alla regia del Dipartimento per lo Sport per la realizzazione di interventi tesi a favorire il recupero di aree urbane, puntando sugli impianti sportivi.

Sulla base della programmazione approvata dal Dipartimento per lo sport, le linee di intervento da realizzare con le risorse destinate sono 3:

PRIMA LINEA DI INTERVENTO prevede la rigenerazione delle strutture sportive (da conseguire attraverso la riqualificazione e l’efficientamento energetico degli impianti già esistenti);

SECONDA LINEA DI INTERVENTO prevede la costruzione di nuove strutture sportive; tale tipologia di intervento è stata qualificata come prioritaria e consiste nella costruzione di nuove strutture nel rispetto degli obiettivi di transizione verde e mitigazione del cambiamento climatico e della trasformazione digitale;

Le suddette linee sono realizzate attraverso i seguenti cluster:

  • Cluster 1: interventi finalizzati a favorire il recupero di aree urbane attraverso la realizzazione di nuovi impianti sportivi, di cittadelle dello sport e impianti polivalenti indoor da parte di Capoluoghi di Regione, Capoluoghi di Provincia con popolazione residente superiore a 20.000 abitanti e Comuni con popolazione residente superiore a 50.000 abitanti (€ 369.457.263,77);
  • Cluster 2: interventi finalizzati all’efficientamento delle strutture esistenti da parte di Capoluoghi di Regione, Capoluoghi di Provincia con popolazione residente superiore a 20.000 abitanti e Comuni con popolazione residente superiore a 50.000 abitanti (€ 110.719.189,09);
  • Cluster 3: interventi di realizzazione di nuovi impianti o rigenerazione di impianti esistenti di interesse delle Federazioni sportive (€ 175.112.422,13).

TERZA LINEA DI INTERVENTO che prevede la realizzazione di parchi e percorsi attrezzati all’aperto, dotati di nuove tecnologie per promuovere la pratica sportiva libera per i 2 mila Comuni con popolazione fino a 10 mila abitanti, situati nelle Regioni del Mezzogiorno e sprovvisti di play ground pubblici (€ 43.605.000,00).

torna all'inizio del contenuto
Torna all'inizio del contenuto